Santuario della B. V. dei
Miracoli
La duecentesca chiesa di San Nicolao era caratterizzata ad
iniziare dal tardo Quattrocento dall’affresco dipinto nel
1475 da Gregorio Zavattari in facciata, raffigurante una
Madonna col Bambino assisa in trono.
Momento fondamentale per la chiesetta e per la sua
trasformazione in Santuario, è l’evento miracoloso del 17
aprile 1555.
1556: si costruisce una prima cappella, con sottostante
portico, appoggiata alla facciata, a cui si accede da una
scala interna da San Nicolao;
1556: si amplia la chiesa di San Nicolao costruendo il
coro e arretrando l’altare, facendole assumere la forma di
croce latina. Furono abbellite e decorate le sei cappelle
laterali;
1562: Papa Pio IV, zio di San Carlo Borromeo, con la bolla
del Perdono “Unigeniti Filii Dei”, concedeva l’indulgenza
plenaria a quanti avessero visitato l’altare della Beata
Vergine;
1570: Margherita Borri lega tutto il suo patrimonio alla
fabbrica del Santuario;
1574: su progetto dell’Arch. Vincenzo Seregni viene
ampliata la cappella superiore, che aggiunge anche una
scala esterna. Vengono eseguiti lavori al tiburio;
1578: San Carlo Borromeo, in viaggio per Torino per
visitare la Santa Sindone, chiede la “perdonanza” in
Santuario, sostando in preghiera davanti all’immagine
della Madonna;
1621: Fabio Mangone, architetto del Duomo, sovrintende ad
alcuni lavori, riprogettando la facciata, la cappella
superiore e la scala esterna d’accesso. Non vengono
realizzate;
1721: si ricostruisce il campanile con una nuova campana
maggiore;
1733/41: si pensa di edificare una nuova cappella
superiore. Si contatta l’arch. F. Croce, il quale propone
di trasportare il dipinto della Madonna nella chiesa
inferiore;
1743/51: viene eretta la cappella superiore su progetto di
G. B. Riccardi meglio conosciuto come Donnino, lasciando
l’affresco “in sito”. Direttore dei lavori viene nominato
F. Croce, che arricch́ il disegno del Riccardi con
particolari marmorei e decorazioni bronzee;
1752: visita dell’Arcivescovo di Milano Giuseppe
Pozzobonelli che rimane “soddisfattissimo” della nuova
cappella della Beata Vergine dei Miracoli;
1775/84: i pittori Giovanni Peraḅ e Giuseppe Reina
decorano la cappella superiore. Del Peraḅ è l’affresco,
posto sulla parete di fronte all’altare, che raffigura il
Miracolo di Corbetta;
1820: viene eseguito, su progetto dell’Ing. L. Rovida,
l’altare marmoreo della chiesa inferiore, inserendo i due
angeli lignei di un precedente altare seicentesco;
1883/89: viene eseguita la facciata su progetto dell’Ing.
L. Moretti, in cui campeggiano le figure di San Nicola e
Sant’Ambrogio;
1913/15: viene realizzato il nuovo campanile su progetto
dell’Arch. Giovanni Giachi;
1946: realizzazione della stella illuminata all’ingresso
della chiesa inferiore ove poṣ il piede Maria;
1948/55: si restaura il Santuario edificando la cappella
delle Benedizioni, realizzando un nuovo organo da parte di
A. Nicolini. Primo Lavagnini (1954) esegue i due affreschi
ai lati dell’anticoro con le storie di San Nicola;
1955: incoronazione della Madonna da parte
dell’Arcivescovo di Milano Giovanni Battista Montini,
futuro Papa Paolo VI.
L ricco apparato decorativo è costituito dalle opere di
Giulio Cesare Procaccini , Giovanni Tencalla, Luigi
Scaramuccia il Perugino, Giovanni Stefano Danedi detto il
Montalto, Melchiorre Gherardini, Giovann Battista
Discepoli, Carlo Francesco Nuvolone, operosi in Santuario
nei primi sessant’anni del diciassettesimo secolo,
consente di definire la chiesa di Corbetta un momento
fondamentale del barocco milanese.
Arch. Luciano Redaelli
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