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CORBETTA – Cenni
Storici
Curia Picta
Le origini del paese risalgono all’VIII sec. A.C. durante il quale
Corbetta è un “pagus” gallo–celtico. Nel II sec. A.C. passa sotto la
dominazione romana, come dimostrato da are votive a Giove, agli dei
Mani e alle sacre Matrone.
I secoli successivi vedono alternarsi sul nostro territorio prima i
Goti (VI sec.) poi i Longobardi (VII–VIII sec.), ai quali succedono i
Franchi.
“Curia Picta” secondo la denominazione Longobarda, divenne possesso
dell’arcivescovo di Milano Ariberto d’Intimiano, col nome di “castrum
Sancti Ambrosii”.
La pieve e il dominio spagnolo
Nel sec. XII Corbetta diviene capitale della Burgaria, uno dei quattro
contadi in cui era diviso il territorio di Milano.
Nel 1154 Federico Barbarossa, pieno di livore verso i Comuni lombardi,
assedia Corbetta distruggendola unitamente a Magenta, Rosate, ed
Abbiategrasso.
In un contratto del 1162 viene citato per la prima volta il nome “Corbetta”.
Con la nomina di Ottone Visconti ad arcivescovo di Milano nell’anno
1262, Corbetta divenne possedimento visconteo.
Fiorisce (fine sec. XIV) un delicato pittore di scuola lombarda:
Simone da Corbetta. Nel 1488 si ha notizia di Pietro Martire, armaiolo
di fama.
Da rilevare la grande importanza della Pieve di Corbetta con 68 chiese
e 86 altari.
L’importanza strategica del nostro borgo è testimoniata dal fatto che
il castello è più volte luogo di riunioni e di insediamento di truppe;
Ludovico il Moro, zio e tutore di Gian Galeazzo, vi insedia truppe
mercenarie svizzere.
Questi anni vedono, dopo la vittoria francese, l’alternarsi al potere
della Francia e degli Sforza fino a che nel 1529 Milano passa nelle
mani degli spagnoli di Carlo V.
La dominazione austriaca
Con il trattato di Utrecht e Rastadt (1714), il paese passa sotto il
dominio austriaco. Questo periodo segna la rinascita economica del
paese dovuta all’oculata politica amministrativa attuata prima da
Carlo VI e poi da Maria Teresa.
Col nuovo benessere, a Corbetta vengono edificate le sue magnifiche
ville, anche se nel 1653 era sorta, sui resti del castello, la villa
Frisiani–Mereghetti.
Costruite come dimore di villeggiatura, diventano il nucleo
direzionale di grandi aziende agricole.
L’unità d’Italia
Durante la seconda guerra d’indipendenza, una delle battaglie decisive
avviene proprio a Magenta
il 4 giugno 1859, tra piemontesi e francesi da una parte e austriaci
dall’altra. In quell’occasione il
quartier generale del generale Gyulai era insediato nella villa
Massari.
Le conseguenze delle lotte di quegli anni sono l’ingresso nel Regno
d’Italia.
Nel 1866 a Corbetta funzionava un Corpo della Guardia Nazionale,
comprendente 150 uomini divisi in 4 squadre.
All’epoca dell’Unità d’Italia, Corbetta con i suoi 4789 abitanti
dimostrava una vita economica discretamente attiva.
Nel 1879 veniva inaugurato il “Gamba de legn” una tramvia che unendo
Milano a Magenta, era importantissima per chi si recava a Milano per
lavoro.
Il malessere delle classi contadine si manifesta nel 1889 con
l’assalto alle case dei proprietari terrieri. A Corbetta un gruppo
numeroso di contadini in sciopero protesta davanti alla sede comunale,
allora in via Cavour. Intervengono le forze dell’ordine che stroncano
con durezza la sommossa, lasciando morto sul terreno Lovati Enrico di
anni 18.
Il novecento
All’inizio del XX sec. Si insediano le prime industrie di una certa
importanza a Corbetta: la Castiglioni (fiori di celluloide), la
Magugliani (lavorazione legnami), la Capsoni–Francioli (tessitura), la
Messa (pile), la Cozzi–Pagani (lavorazione latta).
Nella guerra del 1915–18, Corbetta ha avuto 160 caduti. Ebbe il vanto
di aver istituito un “Comitato di provvidenza pro militari e loro
famiglie”, che operò sino al 1921.
Con la seconda guerra mondiale, dopo l’8 settembre 1943, molti
militari sbandati tornano al paese e lo trovano occupato dai tedeschi.
Vengono istituite le prime squadre d’azione partigiana, le SAP, col
compito di recuperare armi nelle caserme, prodigandosi per impedire la
deportazione in Germania di militari e civili. Iniziano le operazioni
armate da parte dei partigiani al comando di Giuseppe Grassi e Pierino
Beretta. Nell’agosto del 1944, su delazione, il Beretta è arrestato e
trucidato nella notte del 31 agosto.
Col dopoguerra la storia di Corbetta diventa parte di quella
nazionale.
Arch. Luciano Redaelli
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