Edificio Liberty
I pochi documenti di archivio non consentono di
identificare con precisione la data di esecuzione, né il
nome del committente che fece costruire questa bella casa
con il prospetto ricco di decorazioni tipicamente liberty
a carattere naturalistico, con intrecci di limoni e
grappoli di uva che inquadrano le campiture in mattoni a
vista.
Quello che è certo è che la villa fu edificata in quella
espansione che alla fine dell’ottocento collegò il centro
storico di Corbetta verso la strada Statale (ora
Provinciale n°11), lungo la via Volta, e la parallela via
Roma, dove troviamo altre testimonianze dell’architettura
di questo periodo e che si possono ancora ammirare (Villa
Pagani, ex Villa Meroni, Villa Castiglioni, Villa De
Vecchi).
La villa fu acquistata dai Corbellini all’epoca della
Prima Guerra Mondiale dall’Ing. Zari, che probabilmente,
la costruì secondo un suo progetto intorno al 1910.
Nel 1938 venne donata da Guido, Giannino e Giampiero
Corbellini al Comune di Corbetta nell’intento di onorare
la memoria della loro compianta madre Maria Falciola,
legando il nome della stessa ad opere di bene, specie per
i bambini e le madri gravide ed allattanti, a favore della
comunità di Corbetta.
Divenne un asilo nido e fu ceduto in gestione all’ONMI
(Opera Nazionale per la Protezione della Maternità e
Infanzia). Ritornò al Comune a seguito dello scioglimento
dell’Ente.
Divenne prima la sede di alcune Associazioni, poi dell’Enaip,
ed ora è la sede distaccata del servizio decentrato del
Catasto di Milano.
Arch. Luciano Redaelli
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