Villa Massari
Costruita intorno alla seconda metà del 1700, secondo
alcuni, su progetto dell’Arch. Francesco Croce.
La villa in origine apparteneva alla famiglia Carones,
nome che è da far risalire all’epoca della dominazione
spagnola. Passò ai Gabuzzi nel 1919 e quindi ai Massari
Pisani Dossi, cugini dei nobili Pisani Dossi proprietari
della omonima Casa Museo in via Mussi.
L’edificio principale ha la caratteristica pianta ad “U”
riconducibile alla tipologia classica delle dimore
settecentesche di campagna. Dall’ingresso si accede al
cortile d’onore quasi quadrato, sul quale prospettano le
ali a due piani ed il corpo centrale più alto che presenta
un porticato su tre archi a tutto sesto retti da colonne
binate. La facciata non presenta decorazioni particolari
ma è ben articolata nei volumi, risolti con spigoli
arrotondati che conferiscono all’insieme una grande
leggerezza.
Nel portico sono affrescati stemmi nobiliari e insegne
araldiche tra le quelle di Frencz Gyulai che la adibì a
quartiere generale durante la Battaglia di Magenta (4
giugno 1859). Altre insegne si ritrovano sul camino in
pietra che si trova nel salone centrale del piano terreno.
La facciata che prospetta il giardino presenta anch’essa
una sensibile articolazione, anche se meno sentita
rispetto a quella verso il cortile principale.
Il parco retrostante è ben tenuto, con un viale d’accesso
con un asse scenografico, caro al gusto dei giardini
all’italiana.
Un rilevato movimenta il parco di gusto romantico, sotto
il quale era ricavata una grotta-ninfeo oggi
impraticabile, di cui risultano ancora visibile
(dall’esterno) alcune nicchie e aperture, oggi murate, che
illuminavano e arieggiavano la grotta stessa.
Arch. Luciano Redaelli
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